Il problema sedentarietà non può essere risolto semplicemente con lo sport: nei ragazzi come negli adulti, esso riguarda fondamentalmente la relazione tra le persone e il loro ambiente.
Non si tratta solo di fare sport, ma di utilizzare il nostro corpo nella vita quotidiana per le funzioni per cui dovrebbe servire: camminare e muoversi in modo da esercitarlo regolarmente a scuola, a casa, al lavoro, nei trasporti e nel tempo libero.
Per quanto riguarda l’infanzia e l’adolescenza l’obiettivo diventa quindi incoraggiarli a giocare all’aperto, andare a scuola a piedi, usare la bicicletta. Ciò significa sostanzialmente favorire la mobilità attiva sul percorso casa-scuola, ma non solo, e, soprattutto, lavorare per restituire loro quello che è stato patrimonio di tutte le generazioni passate (e che ormai si è perso o si sta perdendo): la possibilità di muoversi nelle vie e nelle piazze delle nostre città semplicemente giocando.
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