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Le azioni del programma

Il programma persegue diversi obiettivi ed è distinto in varie aree di intervento.


A) Infanzia e Adolescenza

Il primo gruppo di interventi è orientato a migliorare l’autonomia e incentivare il movimento nei bambini, a partire dalla prima infanzia e nei ragazzi e adolescenti, per assicurare l’assunzione di comportamenti attivi che dureranno per tutta la vita. Gli interventi sono principalmente mirati a promuovere e diffondere le azioni per incoraggiare il percorso verso la scuola a piedi e in bicicletta: lo scopo è di accrescere l’autonomia negli spostamenti urbani oltre a incentivare la promozione delle attività ludico-motorie e/o sportive facilitando l’accesso agli impianti sportivi e alle aree verdi urbane ed extraurbane.

Le attività previste, differenziate per target, sono le seguenti:

  • bambini in età prescolare (0-6 anni): individuazione di indicazioni per buone pratiche per promuovere uno stile di vita attivo fin dai primi anni di vita, ad es. relative ai modi e tempi di abbandono dell’uso del passeggino e successivamente alla corretta educazione stradale, all’utilizzo di parchi attrezzati e spazi verdi ecc…
  • bambini della scuola primaria: diffusione dello strumento del pedibus e realizzazione di interventi utili per incentivare il cammino e l’uso della bicicletta nel percorso casa-scuola e negli altri momenti della vita quotidiana, sostegno al recupero e alla promozione del gioco di strada e dei giochi tradizionali italiani e stranieri (etnie prevalenti nei singoli ambiti territoriali) ; laboratori per ragazzi, formazione degli insegnanti, lavoro con le famiglie.
  • ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado: laboratori per ragazzi, formazione degli  insegnanti, lavoro con le famiglie, comunicazione via web mediante i social network ed altri strumenti informatici.


B) Anziani

Il secondo gruppo di interventi mira ad attivare e diffondere azioni per incrementare l’attività fisica nella vita quotidiana e le attività organizzate per anziani e adulti-anziani, ad esempio incentivare la formazione di gruppi di cammino allo scopo di prolungare lo stato di autosufficienza prevenendo più a lungo possibile i disturbi correlati all’invecchiamento, rallentando il processo fisiologico di riduzione dell’efficienza fisica e cognitiva, riducendo l’incidenza degli infortuni domestici e ritardando il più possibile la comparsa di disabilità ed i costi correlati, sul piano personale, delle famiglie e degli oneri economici per la società.
Le principali attività consistono in:
  • gruppi di cammino
  • ginnastica in palestra ed altre attività per adulti e/o anziani (ballo, nuoto ecc.)
  • promozione dell’utilizzo della bicicletta nella vita quotidiana e attività organizzate
  • promozione delle attività ludico-motorie e/o sportive e facilitazione dell’accesso agli impianti sportivi e alle aree verdi urbane ed extraurbane
  • palestre: lavoro in rete tra i diversi stakeholders, miglioramento dell’offerta delle palestre (formazione del personale e divulgazione dei contenuti e informazioni sull’attività fisica) e della qualità delle infrastrutture stesse per renderle luoghi di promozione della salute
  • interventi che prevedono la diffusione di comportamenti attivi (uso delle scale, mobilità attiva, movimento nei parchi)
  • azioni per favorire il recupero di abilità fondamentali negli anziani istituzionalizzati o in assistenza domiciliare: verranno realizzate azioni mirate al recupero di abilità fondamentali, attivando programmi evidence-based di attività fisica, in collaborazione con i professionisti di riferimento. Verranno inoltre attivati interventi formativi rivolti al personale sanitario che si occupa di assistenza agli anziani, sia a domicilio che nelle strutture residenziali, come già previsto dalla dgrv n. 127 del 11.2.2013 (tali azioni troveranno la loro principale integrazione nell’ambito del progetto per la prevenzione degli incidenti domestici)
  • incentivazione della presenza di Mobility Manager nelle aziende pubbliche e private (Ulss, scuole, industrie, enti…) come previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 27 marzo 1998: le imprese e gli enti pubblici con più di 300 dipendenti sono tenuti a individuare un responsabile della mobilità aziendale che intraprenda azioni finalizzate alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, agendo sui lavoratori e se possibile sugli utenti che accedono alle sedi dell’azienda.


C) Determinanti ambientali

Il terzo gruppo di interventi mira a realizzare e diffondere strumenti di intervento sui determinanti ambientali della sedentarietà, attraverso linee di indirizzo, intervento sulle barriere culturali e su quelle connesse con l’accessibilità.
Le azioni del programma sono indirizzate verso:
  • diffusione e formazione del personale competente (settori della pianificazione territoriale, dei lavori pubblici, dei trasporti e della sanità) sulle linee di indirizzo sulle trasformazioni urbane che promuovono e favoriscono stili di vita attivi attraverso la diffusione dei contenuti delle due ricerche sul ruolo dell’urbanistica per la promozione degli stili di vita sani: “Spazi per camminare. Camminare fa bene alla salute” e “Lo spazio aperto e il verde urbano”
  • individuazione di altre forme di collaborazione con i comuni secondo le necessità locali, sui temi della mobilità attiva, del verde urbano, della progettazione partecipata degli spazi pubblici.


D) Disuguaglianze

 Si propone inoltre di realizzare strumenti per il rilevamento e il contrasto alle disuguaglianze di salute nell’ambito del movimento e degli stili di vita sani.


E) Laboratorio MuoverSì

Un laboratorio esperienziale per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di tutta la regione. La sperimentazione dei laboratori è cominciata nel primo quadrimestre del 2015 e prevede l’offerta di differenti attività laboratoriali durante le quali i ragazzi possono sperimentare diverse forme di movimento.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2020
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