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Uno stile di vita attivo protegge dagli effetti dell'infezione da coronavirus

Pubblicato il martedì 13 Aprile 2021
È stato finalmente dimostrato che svolgere regolarmente attività fisica offre benefici anche in caso di contagio dal coronavirus SARS-CoV-2. Chi si mantiene costantemente in allenamento, infatti, in caso di COVID-19 ha un rischio sensibilmente inferiore di sviluppare complicazioni, di essere ricoverato in terapia intensiva e  di morire per la patologia.
A dimostrarlo è stato un team di ricerca che ha analizzato gli esiti clinici di circa 50 mila pazienti americani contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2 tra il primo gennaio 2020 e il 21 ottobre dello stesso anno. Tutti quanti avevano segnalato i propri livelli di attività fisica. Tra i partecipanti, il 6,4 percento si allenava con costanza, il 14,4 percento era costantemente inattivo e il restante si esercitava saltuariamente. I ricercatori hanno messo a confronto l'evoluzione clinica del COVID-19 fra i tre gruppi di partecipanti, determinando che quelli costantemente inattivi avevano esisti sensibilmente peggiori. Chi era inattivo, infatti, aveva più del doppio delle probabilità di finire in ospedale rispetto agli attivi; aveva una probabilità 1,7 volte maggiore di essere ricoverato in terapia intensiva e una probabilità 2,5 volte superiore di morire. L'inattività rappresenta quindi il rischio più alto di morire per COVID-19 tanto quanto altri fattori come essere un soggetto trapiantato o avere un'età superiore ai 60 anni. 
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